European Games Baku 2015.

Buongiorno a tutti.
Oggi parliamo di un evento che sta passando inosservato agli occhi dei Tg e dei quotidiani.
Dal 12 al 28 giugno c.a. si svolgono i 1° Giochi Europei (una sorta di Olimpiadi d’Europa) a Baku, in Azerbaijan.
Senza parlare della cornice storico-culturale della Nazione dove si stanno svolgendo, questi giochi si stanno rivelando molto ben organizzati e con delle condizioni di gara pressochè perfette.
Ma non è questo di cui voglio parlare.
In questi giorni, sentendo quasi regolarmente i Tg e leggendo giornalmente alcuni quotidiani, ho notato che, nonostante le numerose medaglie che la nostra Nazionale sta portando a casa, nessuno si degna di volgere lo sguardo a questi atleti.
In Italia, sappiamo bene, lo sport prevalente è il calcio e non passa un giorno che non si parli di una partita di calcio, di calciomercato, di gossip riguardanti calciatori. Insomma, sempre e solo calcio.
Ma lo sport non si limita a quello. Esistono sport, come il tiro con l’arco, lo skeet, la carabina, il tennis tavolo ecc… che richiedono molte più capacità. Per esempio, il tennis tavolo richiede precisione millimetrica, tempi di reazione di qualche centesimo di secondo, estrema rapidità di movimento, agilità, concentrazione su mille fattori in un secondo.
E’ per questo che, dato il silenzio generale, vorrei ricordare il medagliere italiano a Baku.

Ginnastica Aerobica 1 medaglia d’argento
Tiro con l’arco 2 medaglie d’oro
Tuffi 1 medaglia d’argento
Karate 3 medaglie d’argento
Tiro a segno 4 medaglie d’oro, 3 medaglie d’argento e 3 medaglie di bronzo
Lotta libera 1 medaglia d’argento

per un totale di 18 medaglie vinte in soli 10 giorni di gare.

Consideriamo poi che in alcuni sport non siamo particolarmente forti come lo sono altre Nazioni. Per esempio, rispetto ad alcuni Paesi europei, il Karate è molto meno praticato, sta prendendo piede da poco tempo. Eppure ci è valso 3 medaglie d’argento.
E, anche se magari con il malcontento degli atleti stessi, non ci sono mai, in questi sport, polemiche arbitrali, sviste e strascichi polemici. Si nota che in questi ambienti è presente solo la parola SPORT. Lo sport è aggregazione, in qualsiasi forma sia. Lo sport è un’esperienza di vita importante per la vita della persona, essere sportivi insegna molte cose. Insegna ad essere competitivi, dando sempre il meglio di sè, insegna la correttezza, anche se con un certo agonismo, verso l’avversario. E poi è utile per sviluppare delle capacità che altrimenti non si potrebbero sicuramente sviluppare. Riprendo l’esempio del ping pong. Quando prendiamo una pallina da tennis tavolo in mano, molto piccola e leggera, e ci mettiamo di fronte al tavolo da gioco (che non è di sicuro ampio come un campo da calcio) notiamo già che subentrano molti fattori.
La pallina per esempio, deve rimbalzare prima nel proprio campo e poi in quello avversario, quindi ci vuole abbastanza forza per i due rimbalzi ma non troppa per non superare, col primo rimbalzo, il campo avversario regalandogli di fatto il punto. Una volta fatto questo, se l’avversario risponde, abbiamo solo qualche millesimo di secondo per pensare il prossimo colpo. In quell’attimo dobbiamo anche calcolare la forza da dare al colpo stesso, la direzione, lo spostamento del nostro corpo per colpire al meglio, il momento esatto in cui colpire e tanti altri fattori.

Chi vi scrive è convinto che in Italia non abbiamo ancora capito bene quali siano i veri sport. Seguiamo (io per primo) le partite di calcio, chiedendoci come ha fatto un certo giocatore a tirare così forte, a tirare così preciso ecc… Io a volte rimango impressionato. Ma il calcio è il più semplice degli sport, per quanto ad alto livello sia abbastanza complicato anch’esso.

Io praticavo, fino al 1998, il tiro con l’arco. Credetemi, è uno sport di una difficoltà estrema, soprattutto se praticato all’aperto. Le gare indoor sono più semplici, distanze ridotte (18 o 25 o 30 metri al massimo), assenza di “stranezze” atmosferiche, assenza di fattori esterni che possano ridurre la precisione.
Ma quando si va in una gara “outdoor”, i cosiddetti Open, si hanno condizioni talvolta sfavorevoli. Una freccia pesa pochissimo e tirata, come avviene negli Open, ad una distanza di 90 metri (!!!) basta un alito di vento improvviso per vanificare la precisione di un tiro.

Tornando al tema centrale, questi Giochi Europei di Baku, spero proprio che prima del 28 giugno, vengano essi presi in considerazione dai media perchè fanno riscoprire la gioia di un’Italia unica e vincente, fanno scoprire un mondo nuovo, fatto di vittorie incredibili, di gioia e felicità, anche se dimostrata con una “gara”. Ci si sfida, si vince, si perde. Non fa nulla. E’ sport. E lo sport è vita, non solo quando si tira due calci ad un pallone.

AGGIORNAMENTO DA BAKU: Le medaglie italiane sono, nel silenzio generale dei media, diventate 25!!! Alle 18 dei giorni scorsi, si sono aggiunte altre 7 medaglie rispettivamente da scherma e nuoto.

[AGGIORNAMENTO 28 GIUGNO ORE 14.53]: Incetta di medaglie negli ultimi giorni. Il medagliere azzurro è salito vertiginosamente!! Ora il medagliere italiano conta 10 medaglie d’oro, 26 argenti e 11 bronzi per un totale di 47 medaglie!! Oggi ci saranno altre finali, tra cui quella primo e secondo posto di Beach Soccer che garantirà certamente un oro o un argento ai nostri ragazzi!!! Forza Azzurri!!!!
D.I.

Pubblicato da daniel

Ciao. Mi chiamo Daniel e questo è il mio sito. Per info e curiosità contattatemi!

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