Già da un po’ di tempo si sta delineando una terribile crisi diplomatica internazionale che sta coinvolgendo in primis Turchia e Russia ma anche il resto degli Stati, alleati di una o dell’altra parte.
Tutto è partito da quando un caccia dell’aviazione militare russo viene abbattuto in Siria, a circa 1 km dal confine turco, da aerei militari dell’armata di Ankara.
Ne nasce un gravissimo incidente, in quanto Mosca accusa Erdogan di aver abbattuto intenzionalmente fuori confine il caccia russo, che secondo i tracciati – forniti da Putin e confutati da rilievi internazionali – era entro i confini siriani.
Non contenti, i turchi hanno fatto un “tiro a bersaglio” sui piloti russi che si stavano calando col paracadute, mentre il loro aereo precipitava.
La situazione diventa rovente. Scambio di accuse tra Putin ed Erdogan, con minacce reciproche, non solo economiche ma vere minacce di guerra.
In tutto questo interviene, in maniera goffa e assolutamente insensata, la Nato, di cui il governo di Ankara fa parte.
Negli ultimi giorni, proprio l’Organizzazione Atlantica dà autorizzazione a portare navi ed aerei militari nella zona del Mediterraneo orientale, in supporto ai sistemi di difesa turchi.
Sembra sempre più probabile una guerra (almeno) fredda tra Russia e America, un po’ come ai vecchi tempi.
La situazione però potrebbe precipitare, con queste continue provocazioni da una e dall’altra parte. E se così fosse, ci troveremmo tutti in mezzo ad una guerra partita da un atto scellerato, quale l’abbattimento di un caccia militare fuori dai confini – legittimi – di un Paese.
Non si capisce però per quale motivo non si è ancora capito da che parte stanno i due Paesi, eppure sembra chiaro che uno dei due è proiettato totalmente verso Isis. Tanto da combattere chi combatte i terroristi. Ma noi siamo illusi, abbiamo “le fette di prosciutto sugli occhi”. E quando ci accorgeremo cosa stia veramente succedendo sarà tanto, troppo tardi. Ed allora sì, che saremo tutti in pericolo.
Staremo a vedere, nel frattempo buon weekend prenatalizio a tutti.