Due tristi giornate hanno aperto questo primo weekend di giugno. Due giornata che nessun cronista, nessun umano e nessuno sportivo avrebbe mai voluto commentare.
Ieri, nelle prove libere del GP de Catalunya, si è verificato un grave incidente “di percorso”.
Tante volte è già successo. La moto che perde aderenza, il pilota che viene proiettato fuori. Ma questa volta è stato peggio.
Luis Salom, pilota maiorchino di soli 24 anni, si rende protagonista di una caduta. Purtroppo la curva in questione è molto pericolosa, anche per le vie di fuga troppo ridotte e dalla ghiaia troppo compressa.
Fatto sta che il giovane perde il controllo, vola fuori dalla pista e va a sbattere di persona contro le barriere di protezione, forse troppo esigue.
Quel che è peggio è che inspiegabilmente la moto, prendendo la via di fuga, non decelera e lo travolge in pieno.
Momenti di terrore. Sotto gli occhi di centinaia di persone che in quel momento erano sugli spalti, vengono prestati i primi soccorsi al ragazzo, che versa in condizioni disperate, tanto che in un video si nota già il capo equipaggio della Medical Car che si fionda su di lui e tenta un disperato massaggio cardiaco. Il ragazzo è praticamente in fin di vita. Arriva persino l’elicottero di soccorso che lo trasporta prima al centro medico del circuito e successivamente all’ospedale, dove i medici tentano invano di portarlo via alla signora morte ma non ci riescono.
Sconfortati ed attoniti tutti. Giornalisti, piloti colleghi di Salom, cronisti, team manager….Tutti.
Molto bella la reazione dei giornalisti dell’emittente satellitare Sky, che, forse con meno professionalità ma più umanità, si son fatti trasportare dalla situazione tragica, lasciandosi andare anche a qualche lacrima. Come successo alla giovane Irene, che si è trovata per la prima volta nella sua breve carriera a commentare una tragedia che forse lei non avrebbe mai voluto commentare. Ma come si dice “The show must go on” e tutti sono andati avanti, tra magoni e lacrime. Anche lei. Un plauso a tutti loro, al mitico Guido Meda, a Beltramo e la giovane Irene.
Ed un saluto al giovane Salom, che ora farà le gare in moto tra gli angeli.
Purtroppo questo weekend ha visto anche andarsene un pezzo di storia del pugilato. Muhammad Alì, campionissimo di boxe, 74 anni, muore dopo essere stato ricoverato per una crisi respiratoria.
Il pugile è stato una leggenda dello sport, storica la sua sfida con Foreman per il mondiale pesi massimi.
Proprio Foreman ha voluto ricordarlo con le parole “Con lui se ne va una parte di me”. Onore a questo grande, immenso pugile. Con lui se ne va un uomo di un animo nobile, una correttezza incredibile oltre che un grande personaggio dello sport del passato.
Il mondo con questo atleta ha perso un pezzo di sè.
Ora il weekend sportivo, malgrado queste notizie, va avanti. Ma non sarà uno dei tanti fine settimana. Sarà difficile per lo sport andare avanti.
Buon weekend ed un saluto a tutti.