Tutti noi, finiti i tempi dello studio, siamo o siamo arrivati al momento terribile: cercare un lavoro.
Ma quali sono i metodi per una ricerca efficace?
- Innanzitutto bisogna partire dalle basi. Un Curriculum Vitae semplice, sbrigativo ed efficace deve contenere le nostre capacità, le nostre abilità linguistiche e tecniche, quelle informatiche e, perchè no, qualche informazione personale in più magari nascosta tra le righe. Per esempio se svolgete o avete svolto un’attività di volontariato umanitario o verso animali, segnalatelo.
Vi racconto questo: io nel CV, essendo centralinistra di Croce Rossa Italiana, ho segnalato tale attività e, sorprendentemente, mi son trovato con la reclutatrice che mi ha fatto notevoli quantità di domande legate a questo volontariato.
- Siate immediati. Non perdetevi in commenti di grandiosità, non commentate le vostre gesta epiche o fantascientifiche nel CV. Un buon lettore di CV, un buon ricercatore di figure professionali ha in mente o nel pc delle parole chiave a cui fare riferimento. Se vi perdete in chiacchiere o commenti, il vostro CV finirà direttamente nella spazzatura.
- Altro punto importante, nel caso di selezione per un colloquio diretto in azienda, siate voi stessi, facendo attenzione a non cadere in tranelli particolari. Chi vi sta selezionando non fa domande a caso. Per esempio, vi potrà capitare che vi sia chiesto cosa fate nel tempo libero. La logica direbbe, se siete giovani, “esco con gli amici”. NON DITE QUESTO!! Piuttosto, se è la sola vostra attività, girate la domanda a vostro favore, parlando di attività-hobbies legati a ciò che vorreste fare, oppure parlate di qualche sport che vi appassiona. Non cadrete in tranelli e supererete la domanda in modo esemplare.
- Altro punto saliente di un colloquio: il domandone “Ma perchè dovremmo scegliere proprio Lei?” (domanda di una carica tensiva spaventosa che manda in crisi pure un tipo glaciale). La risposta è, però, più semplice di quanto possiate pensare. In realtà non dovete far altro che raccontare le vostre abilità e capacità che avete segnalato sul Curriculum, senza aggiungere altro. Se poi aggiungete delle cose particolare di carattere personale, fate in modo siano pertinenti al lavoro per cui state facendo il colloquio. (Per esempio il sottoscritto ha dichiarato di essere portato, anche grazie al mio volontariato, al lavoro col pubblico e da lì ho avuto strada spianata verso la “vittoria”!)
- Non fatevi ingannare. I selezionatori vi faranno domande stupide o subdole. Io lavoro in ambiente bancario e la selezionatrice mi fa “Se capitasse che Lei è alla cassa ed arriva uno, pistola in pugno, e le dice di consegnare tutto il denaro in cassa, che farebbe?” La risposta che ho dato è stata: “Sicuramente farei in modo di non perdere la calma e, a seconda della situazione, pur difficile, cercherei di capire come affrontare tale richiesta. Magari assecondandola, oppure dando l’allarme immediato”. (In realtà, se una persona vi punta una pistola addosso, non vi è chiesto di fare gli eroi. Personalmente non lo farei mai!!)
- Abbigliamento: non andate ad un colloquio in jeans e canotta. Non è un buon biglietto da visita!! Vestite anche Casual, sportivo, ma elegante. Ricordate che per un selezionatore attento l’abito FA il monaco.
- Non fatevi neanche vedere agitati. Se capita che siete stra-emotivi e lo lasciate trasparire siete spacciati. Il selezionatore vi guarderà già male.
- Siate PUNTUALISSIMI o addirittura in ANTICIPO! Un ritardo di un solo minuto al colloquio vi farà partire già da schifo. Il selezionatore, come capitato a me, vi aspetterà già nell’atrio, con l’aria di chi è in attesa da ore (magari è appena arrivato). E guarderà il vostro orario di arrivo. Fate colpo arrivando in netto anticipo e siete a cavallo!!
- Ultimo punto che mi sento di segnalarvi, per il curriculum, è di inviarne o portarne tantissimi. Personalmente io ne ho mandati e portati 800 e più e mi sono arrivate solo una 20ina di risposte. Una percentuale del 2,5%. Se mandate pochi curriculum e trovate queste percentuali, la vostra possibilità di trovare lavoro è minima!!
Detto questo vi dico anche, come consiglio, che non dovete avere termini di orari di lavoro o giorni o neanche interessarvi della remunerazione. Errore fatale da fare in sede di colloquio è chiedere cose tipo: “Ma si lavora anche nel weekend??” “Ma quanto si prende di stipendio?” oppure dire “Mah, la zona di lavoro è distante dai miei genitori, non so”.
Se fate queste domande o considerazioni abbiate la sicurezza di essere spacciati!!!!
Per finire, auguro a tutti coloro in cerca, buona sorte e a tutti i lettori una buona serata.