Buonasera cari amici che mi seguite.
Questa sera sono a parlarvi di una grande, fantastica invenzione creata da un gruppo di ragazzi, studenti delle superiori di una scuola che anche io, molti anni fa, ho frequentato: il Barletti di Acqui Terme.
Un bel giorno, questo piccolo ma intelligentissimo gruppo, di cui fa parte una mia amica che si chiama Giulia, ha pensato: “Ehi, ma….perché non creiamo un qualcosa che possa facilitare la vita “tecnologica” delle persone disabili e nello specifico ipovedenti?”
Da qui nasce il progetto “BlindHelper Braille”.
Un po’ di storia: il Braille, lingua “scritta” per persone con problemi di vista, nasce ad opera di Louis Braille, che riprese, implementandolo, il cosiddetto codice Moon, che venne creato, come dice il nome, dall’inglese William Moon nel 1845. Esso consisteva nella rappresentazione semplificata delle normali lettere dell’alfabeto, punzonate e messe in rilievo, così da essere “leggibili” da persone non vedenti.
Proprio questa “leggibilità” del codice Braille spinge i ragazzi della scuola acquese a creare un’invenzione decisamente innovativa e fuori dal comune: una stampante Braille.
Quest’opera dell’ingegno, ormai conosciuta su scala nazionale, grazie anche alla collaborazione con una grandissima azienda di telefonia, è stata presentata in più mostre: una fra tutte la Make Faire 2016 a Roma, ma anche alla Facciamoci Vedere di Milano ed alla biblioteca comunale di Alessandria, in occasione della giornata mondiale del braille.
Questa loro “creatura” ha una grande utilità, ed è OPEN SOURCE!
Cos’è un’invenzione OPEN SOURCE?
Semplice, è un’opera dell’ingegno che, anziché essere brevettata dai creatori, viene messa, in tutto e per tutto, a disposizione degli altri, sia per ciò che riguarda i materiali usati, sia per gli applicativi usati per la programmazione.
Sì, avete capito bene. La stampante BlindHelper Braille può essere comodamente costruita e programmata da tutti!
Ma il progetto non può esistere senza l’aiuto di tutti. I giovani inventori hanno bisogno di supporto.
Aiuto che può essere dato tramite alcuni canali:
- il primo è il blog ufficiale dell’invenzione: Blind Helper Braille
- il secondo è un sito di crowdfunding: si chiama Eppela crowdfunding e permetterà di raccogliere i fondi necessari (dato che non vi è nessuna volontà di lucro sull’invenzione) per la partnership con l’azienda Fastweb, che si è resa disponibile a finanziare il progetto su scala nazionale, qualora venga raggiunta una cospicua cifra di fundraising!
Che dite, aiutiamo tutti questi ragazzi a coronare il loro sogno ed il sogno di migliaia di persone ipovedenti che, senza tale invenzione, non hanno possibilità alcuna di “leggere” e scrivere, di “vedere” volantini pubblicitari e di informarsi, se non con notevoli difficoltà?
Ricordate che molti di questi ragazzi e ragazze ipovedenti, con questa invenzione, potranno anche coronare sogni importanti. Pensate a chi è cieco e non può coronare la passione della scrittura e lettura. Magari, con questa creatura, potranno farlo. E chissà che, grazie a ciò, non si creino i presupposti per la creazione di una stampante 3D che consenta di costruire i tasti di un pc in braille, così che anche un amante della scrittura, con problemi di vista, possa diventare un grande scrittore!