Qualificazione al veleno quella ottenuta poco fa dai greci dell’Olympiacos.
Dopo un primo tempo piatto, finito a reti inviolate, ma con una gestione “particolare” dei cartellini.
Nel secondo tempo svarione difensivo al 60′ e gol della squadra greca che, poco dopo, raddoppia grazie ad una sfortunata deviazione di Zapata che supera Reina e mette in porta.
Un minuto dopo proprio il colombiano si riscatta e segna il 2-1, risultato che avrebbe comunque qualificato il Milan.
A 9 minuti dalla fine, però, il direttore di gara vede (e lo vede solo lui) un fallo da rigore di Abate su Torosidis (lievissima trattenuta con il greco che si lascia vistosamente andare). Fortounis segna il 3-1 che qualifica l’Olympiacos.
Lo scempio continua fino al 95′ con i raccattapalle che buttano palloni a casaccio per perdere tempo (si son persi almeno 8 minuti tra falli, palloni buttati a caso e finti infortuni), l’arbitro non recupera tutto il tempo perso e, dopo anche una finta invasione di campo di un bambino, si va nello spogliatoio con il Milan eliminato.
Un risultato bugiardo, falsato da un episodio che qualifica i greci.