Venerdì 1° Maggio 2015.
Un pomeriggio come tanti, un pomeriggio speciale per Milano e per l’intera Italia. Si inaugura l’Esposizione internazionale detta Expo 2015.
Tutto bene inizialmente, tutto sereno, un’ambientazione di festa e serenità.
Alle ore 15 circa inizia il corteo di contestatori detto No Expo. Un inizio con striscioni e slogan scanditi ad alta voce, ma tutto nella completa serenità, con le Forze dell’Ordine che si limitano, giustamente, a vedere che tutto si svolga nelle regole e secondo i percorsi stabiliti dalle informative chieste in Questura.
Dopo un po’, purtroppo come spesso capita, la manifestazione si tinge di “nero. Ecco che, puntuali come un orologio svizzero, i cori e gli striscioni vengono sostituiti da cappucci, sciarpe usate per coprirsi il volto ed evitare riconoscimenti. Il tutto condito da spranghe, bombe carta, petardi e bottiglie molotov.
E’ l’inizio di un pomeriggio di (tristemente) ordinaria follia. Come succede sempre, questo gruppo di ignoranti senza meta cominciano a distruggere auto, vetrine di negozi, assaltano una banca sfondandone le vetrate, il tutto perchè sono “contro il capitalismo”.
Questi esseri non hanno però capito che una macchina di marca “in” non fa capitalisti. Un negozio di alimentari non è simbolo di capitalismo. Una scarpa firmata non fa capitalismo.
Forse questi elementi non hanno neanche la più pallida idea di cosa significhi Capitalismo.
Eppure vedono un Mercedes e lo incendiano, vedono un’Audi e la sfasciano. Tutto perchè va contro le loro (quali?) idee.
Ed ecco che un tranquillo pomeriggio si trasforma “magicamente” in un pomeriggio di tensione, paura, distruzione e sangue. Polizia che, con grande difficoltà, e non senza feriti, riesce a fermare o identificare i più violenti. Stupidi distruttori che scappano dagli agenti ed abbandonano le giacche e le tenute nere per non farsi identificare.
Il bilancio parla di 5 arresti in flagranza di reato e più di 20 identificati.
E’ assurdo che, ogni volta, dobbiamo vedere queste scene. Ogni manifestazione diventa una guerriglia urbana. E tutto questo a chi giova? A nessuno.
A nessuno giova vedersi l’auto bruciata, a nessuno giova vedere il proprio negozio distrutto da 4 impediti cronici.
Ed inoltre, loro non sanno neanche perchè lo fanno. Hanno ideali? NO. Hanno idee? NO.
Hanno solo voglia di spaccare, distruggere e fare casino.
Auspicabile che in futuro ciò non avvenga più, ma questo difficilmente sarà realizzabile.