Si avvicina Natale e con esso si avvicinano i regali.
Tra i regali più gettonati sono presenti gli animali d’affezione. Cani, gatti, passerotti, criceti, furetti. Una moltitudine di “vite” regalate con molta semplicità, quasi scioccamente.
Probabilmente chi regala un animale lo fa col cuore, pensando di far piacere all’altra persona. Ma ne siamo così sicuri?
Capita spesso che i neo-padroncini, spesso famiglie con bambini, non abbiano piacere ad avere degli amici a quattro zampe per casa o in giardino. E’ così che da un semplice regalo scaturisce una sofferenza.
Perché l’animale non è un oggetto, non è una “cosa”. L’animale è una vita. Un essere senziente con propria anima – spesso migliore della nostra – e con propri sentimenti e, se trattato senza il dovuto rispetto, soffre.
E queste sofferenze si ripercuotono sull’umore e gli atteggiamenti dell’animale, che può risultare persino inappetente o giù di morale. Ed in alcuni casi aggressivo.
Avete mai sentito di animali a cui, di colpo, saltano i nervi, aggredendo i padroni, grandi o piccoli che siano? Ecco, nella maggior parte dei casi si tratta di animali oppressi, maltrattati o lasciati in condizioni assurde.
Per non parlare delle persone che, oltre a trattare male la propria bestiola, l’abbandona in ragione – quale?? – di una vacanza estiva o di un weekend fuori porta.
Pensate, solo nei giorni che vanno dal 30 maggio 2016 al 2 giugno dello stesso anno, la sola L.A.V. ha avuto segnalazioni di 361 cani abbandonati. IN TRE GIORNI!
Moltiplicate questo numero per 365 giorni e scoprirete che più di 100mila animali all’anno vengono lasciati in strada, nei boschi, in posti sperduti dimenticati dal Signore. I più fortunati vengono adottati o accuditi, ma la maggior parte restano uccisi in incidenti con mezzi di trasporto, vengono maltrattati, picchiati, devastati fisicamente o psicologicamente.
Detto questo, se volete fare un regalo, a Natale, regalate il vostro cuore, il vostro amore e, se regalerete una bestiolina, siate coscienti del fatto che gli altri abbiano piacere del vostro regalo.
Solo in questo modo, darete amore e non morte.