Prenderanno il via domani, 9 febbraio 2018, le Olimpiadi invernali.
La manifestazione quest’anno si terrà in Corea del Sud, nella città di PyeongChang.
Nulla di eccezionale se non fosse che queste Olimpiadi verranno ricordate per l’avvicinamento, improvviso e costante, tra il Paese ospitante e la temutissima Corea del Nord, capitanata da Kim-Jong-Un.
Non si è trattato di un processo di avvicinamento facile, almeno nelle fasi iniziali. Infatti la NordCorea era timorosa che potesse succedere qualcosa ai suoi atleti ed allo staff, in caso di partecipazione ai Giochi.
Poi, pian piano, questo timore si è assottigliato sempre di più, fino alla notizia eclatante: le due Coree sfileranno assieme sotto un’unica bandiera, in segno di (si presume temporanea) riappacificazione.
Unico neo, prevedibile, che non ci sarà nessun incontro né stretta di mano tra le delegazioni nord coreana e statunitense, come fatto sapere dal Capo supremo del Parlamento del Nord.
Sarà però un’ottima occasione per lavorare al processo di pace tra i due Paesi, per ora divisi da una zona “demilitarizzata” (in realtà è fortissima la presenza di soldati che si guardano in faccia al confine). E chissà che, un giorno, si potrà magari parlare di Corea e non di Coree.
Per il momento godiamoci questo “miracolo olimpico” e buoni Giochi a tutti.