Era l’8 maggio del 1828 quando nacque.
Il suo nome era Henry Dunant.
Nato da una famiglia elvetica calvinista, già da bambino fu instradato alla cura per il prossimo.
La madre, infatti, si prendeva cura di numerose famiglie povere ginevrine, con anche piccoli aiuti economici. Tutto ciò fece crescere il piccolo Henry con il culto dell’altruismo.
A 20 anni scrisse un libretto di adulazione per Napoleone III, l’unico che poteva aiutarlo nelle sue finanze. In questo volumetto l’Imperatore venne definito come colui che rifondò il Sacro Romano Impero di Carlo Magno.
La sua carriera studentesca fu abbastanza un’ecatombe, rimandato in una classe al college e definitivamente ritirato da esso, senza finire gli studi.
Nonostante ciò Henry continuò nella sua avventura di scrittore e seguì tutte le guerre del periodo con grande interesse, specialmente per la cura e l’assistenza dei feriti.
Fu grazie a questo che, dopo un viaggio in quello che fu la più storica delle battaglie, quella di Solferino, che gettò le basi per quella che divento il C.I.C.R., Comitato internazionale della Croce Rossa, con sede nella “sua” Ginevra.
La sua convenzione, Convenzione di Ginevra appunto, venne negli anni firmati da tantissimi Stati, sia in Europa che in altri Continenti ed oggi la Croce Rossa è un simbolo di unione, di forza ed è stimata in tutto il mondo.
Al suo interno, nei paesi arabi, è stata inglobata la mezzaluna rossa. Unico Stato in cui il simbolo non è riconosciuto è Israele in cui si usa la Stella Rossa, che non è simbolo internazionalmente riconosciuto dal Cicr.
Resta il fatto che oggi si festeggia la nascita di uno degli uomini più altruisti e più “grandi” che la storia possa rivelarci. Auguri Henry Dunant.