Era diventato il simbolo dei soccorsi di Amatrice, Norcia e degli altri paesini colpiti dal disastroso terremoto.
Ora lui, Kaos, pastore tedesco di 3 anni, è stato barbaramente ucciso. Una mano assassina che forse lui, inconsapevole della sua carognaggine, aveva salvato ha messo fine alla sua vita.
Durante un’assenza da casa del suo padrone e conduttore, qualcuno ha messo nel giardino dove stava Kaos un boccone avvelenato che non gli ha dato scampo.
Il conduttore, per voce del presidente della Onlus Animalisti Italiani, ha dichiarato di essere distrutto e di voler chiedere al Governo italiano di porre un limite all’acquisto di fitofarmaci e veleni di libera vendita, integrando la normativa con mezzi che riconducano perfettamente alla persona che li ha acquistati.
Ancora una volta la vera bestia è stato l’uomo e non l’animale. Ancora una volta una vita a quattro zampe distrutta dall’essere che si fa chiamare umano.
Rimane da chiedersi solamente se questi balordi sarebbero contenti di rimanere sotto le macerie di un palazzo, in fin di vita, agonizzando per 4-5-6 giorni o più, per poi morire miseramente come hanno fatto con il povero Kaos.