Un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri è morto ieri a Cagnano Varano (FG), in seguito all’esplosione di diversi colpi d’arma da fuoco da parte di un pregiudicato 60enne del luogo.
I militari, poco tempo fa, lo avevano perquisito nella sua abitazione in seguito al ritrovamento di alcuni grammi di droga durante un controllo e lui aveva minacciato gli agenti urlando: “Ve la farò pagare”.
Al momento della perquisizione non era presente il maresciallo ucciso ieri, né il suo collega rimasto ferito, ma il gesto è da intendersi legato alla vicenda, come vendetta proprio contro l’istituzione rappresentata dai carabinieri di pattuglia in zona.
Sembra, secondo una prima ricostruzione, che l’uomo abbia scaricato un intero caricatore di pistola contro i due agenti, sotto la spinta della sola vendetta per la perquisizione precedente.
Il PM di turno che guida le indagini non ha contestato la premeditazione, tanto da chiarire che al momento “parlare di movente è fin troppo. Si è trattato di un gesto immotivato, per cui è impossibile capire un movente, se c’è.”. L’omicida si trova ora in carcere, con l’accusa di omicidio aggravato, tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco.
Durissimo il commento del vicepremier Salvini: “Spero che quello che ha ucciso il carabiniere passi il resto dei suoi giorni in carcere, lavorando mattina e sera. Troppo comodo stare in carcere a guardare la tv.”
Gli fa eco il Presidente Mattarella, che parla di un attacco allo Stato ed alle istituzioni che l’Arma rappresenta. Cordoglio da tutto il mondo politico e dal mondo dei social, che auspica una pena severissima per il killer.