Clima: l’incoerenza dei manifestanti.

E’ di ieri, 27 settembre, la notizia che circa un milione di persone si è riversata in piazze e strade per manifestare a favore degli impegni per preservare il clima.

Un milione di uomini, donne e soprattutto studenti che si sono riversati in massa per dire basta ai danni che noi stessi e, a dire dei manifestanti, i nostri potenti stanno facendo al clima.

C’è un punto negativo, però, in tutto questo: l’incoerenza di chi manifesta.

Parliamoci chiaro, chi non ha l’aria condizionata in auto o ufficio. Chi non ha mai pranzato o cenato in un McDonald’s, chi non ha mai utilizzato un mezzo pubblico o privato a motore.

L’incoerenza sta proprio in questo: milioni di studenti e ragazzi che sono scesi in piazza ma che, se il riscaldamento in aula non funziona, oppure se manca l’aria condizionata a scuola, si mettono a sbraitare e fare scioperi studenteschi (occasioni, ultimamente, per saltare un giorno di scuola).

Greta (o meglio, chi la manovra) ha ragione a dire che ci stiamo rovinando con le nostre mani. Abbiamo sempre più emissioni, sempre più spazzatura in giro e nel sottosuolo e stiamo sfruttando ogni singolo angolo del pianeta per le nostre attività. Ma Greta non capisce che per evitare questa situazione e portare nuovamente la Terra ad essere sana bisognerebbe tornare al Medioevo, quando non esistevano mezzi pubblici né privati, quando le stanze erano illuminate da fiaccole e torce. Quando, insomma, la tecnologia era pari a zero.

Saremmo in grado, ora, nel 2019, di tornare a tale civiltà? Sicuramente no. Facciamo tutto tramite la tecnologia: gli uffici, le poste, le banche, i negozi, tutti operano con mezzi tecnologici. Tutti illuminano strade, piazze, negozi e quant’altro con l’elettricità (che provoca emissioni nocive).

Inoltre, cara Greta, non comprendi che le emissioni che tu condanni sono quelle che ti permettono di girare i Paesi occidentali (perché in Oriente non ci vai) e, senza quelle, ci metteresti mesi a spostarti.

Cara Greta, ciò che dici è perfetto, ma tristemente inapplicabile. Ed indurre persone, schiave di tecnologie di vario genere, a manifestare per un’utopia è cosa abbastanza anacronistica e, quindi, incoerente se poi effettivamente non si fa qualcosa.

Cara Greta e cari manifestanti, avete ragione, il clima va aiutato, ma per davvero e non solo per saltare la scuola. Le emissioni non le evitate con un giorno di scuola in meno, ma inquinando meno. Ed inquinare meno significa, a volte, evitare l’autobus o l’automobile per recarsi a scuola od al lavoro, vuol dire stare attenti a ciò che si spreca ed a come e quanto si usa la tecnologia (come la nostra amata aria condizionata), vuol dire, infine, utilizzare modi meno invasivi e nocivi per muoversi, pasteggiare e VIVERE. Altrimenti tutte le vostre manifestazioni, i vostri slogan e le vostre “lotte” diventeranno inutili e sarete tacciati, per sempre, di essere incoerenti.

Ah, un ultimo appello ai maestri e professori di ogni ordine e grado: anziché permettere, giustificandoli (ministro dell’istruzione compreso) agli studenti di manifestare per un’utopia, inculcate ai vostri studenti il sentimento vero di amore verso il Pianeta ed insegnate loro ad inquinare meno.

Pubblicato da daniel

Ciao. Mi chiamo Daniel e questo è il mio sito. Per info e curiosità contattatemi!

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: