Il nostro Paese si è trovato – ed ancora non è finita – alle prese con un’ondata di maltempo di proporzioni storiche, con moltissimi danni, frazioni isolate e persino un viadotto autostradale crollato. Solo il fato ha voluto che non ci fosse, su quel troncone, nessun’auto e, di conseguenza, che non si registrasse alcuna vittima.
Ma in tutta Italia si sono registrate frane, smottamenti, in provincia di Alessandria si è persino verificato un decesso.
L’Italia, però, non è l’unica Nazione in cui la natura si è fatta notare nella sua accezione più catastrofica, anzi.
Questa notte, tra il 25 ed il 26 novembre 2019, si è verificato un potentissimo terremoto nella vicinissima Albania, che non solo ha causato danni ingentissimi, ma ha spezzato, finora, 21 vite. Persone che stavano dormendo, lavorando o, chissà, divertendosi. Persone giovani e meno giovani che, in ogni caso, vivevano la propria vita.
L’Albania, così come il Nord Italia, è in ginocchio. Morte, distruzione, disperazione. E’ esattamente l’altra faccia di una terribile medaglia. Una ferita difficile, ad oggi, da rimarginare e che accomuna i due popoli, così diversi nelle tradizioni, ma così uniti.
In segno di comunanza, proprio l’Italia ha deciso di aiutare il popolo albanese con uomini, mezzi e viveri. Proprio in queste ore, diverse squadre dei vigili del fuoco italiani stanno partendo alla volta di Durazzo e zone limitrofe per prestare aiuto. Quell’aiuto che non dovrebbe mai mancare al vicino di casa o, in questi casi, ad un popolo amico. Italia e Albania sono Paesi amici e, in caso di bisogno, gli amici non si abbandonano mai.