Matteo Viviani colpisce ancora.
Questa volta è toccato a Marika, ragazza affetta da tetraparesi spastica, coronare il suo sogno: viaggiare in moto.
Era l’inizio del 2020 quando alla “iena” arriva una segnalazione: “Caro Matteo, mia figlia Marika, affetta da disabilità, continua a ripetere <<Cavolo, quanto mi piacerebbe andare in moto!>>”
Matteo, da sempre motivato da un grande cuore, non perde tempo e contatta il motociclista Simone Zignoli, motociclista esperto che si presta per questa impresa: portare in giro per la Sardegna la giovane Marika, in sella alla sua Suzuki.
Grazie alla collaborazione con un centro ortopedico ad altissima specializzazione, Marika viene dotata di una seduta speciale totalmente conformata sulla sua forma fisica, creata appositamente per rendere sicura la “cavalcata” nonostante la sua grave disabilità.
Nel servizio di questa sera, Marika è visibilmente commossa e felicissima. Si presta alle prove con una voglia, un sorriso ed una felicità disarmanti. Emozione allo stato puro.
La mamma, che non smette un secondo di piangere dall’emozione, viene anche sgridata dalla giovane: “Mamma” -le dice- “E’ una cosa bella, è una cosa figa, non c’è nulla da piangere!”
Anche Simone, non nuovo ad esperienze di questo tipo, è commosso. “Ho dormito 22 minuti questa notte” dichiara nel giorno in cui si parte per il tour di Marika.
In questo frangente, però, solo un problema potrebbe sorgere…Marika è una donna e Simone, da uomo, non ha possibilità di far fronte alle esigenze femminili di Marika. Ed ecco che entra in gioco lei, Francesca Gasperi. Fotografa di professione ed espertissima motociclista, “Francy”, come la chiama Marika, sarà la persona che accudirà la ragazza nel suo intrepido viaggio che le consentirà, attraverso la “due ruote” di staccare dalla “normalità, che a volte mi pesa” e sarà utile, a livello terapeutico, per rilassare la muscolatura di Marika e, chissà, ridurre la spasticità che opprime la giovane, con la speranza che un giorno possa essere lei stessa a “dare gas” ad una due ruote, per emozionarla ancora e, con lei, emozionare tutti noi.