Doveva essere un pomeriggio di grande automobilismo sul famosissimo circuito belga di Spa, con Verstappen in pole position e l’impresa titanica di Russell che, a bordo di una Williams non certo formidabile, centra il secondo posto in griglia, davanti al pluricampione Lewis Hamilton, leader del mondiale (8 punti su Verstappen).
Ma gli entusiasmi vengono subito smorzati quando, a forza di rinvii da parte di Michael Masi, si giunge alla totale rassegnazione, con i piloti che, ancora alle 18 (tre ore dopo il previsto avvio di gara) non sapevano se avrebbero iniziato la corsa oppure no.
Alle ore 18,17, però, ecco che il direttore di gara dà il via libera ed i piloti escono dalla pit lane (ormai mezzi appisolati e sconsolati) ma….dietro la safety car guidata da Bernd Maylander, vero eroe di giornata e, sicuramente, il pilota che ha effettuato più giri.
Si parte davvero? NO!
Dopo 3 giri dietro Maylander, la direzione corsa decide definitivamente che la gara non si fa ed espone la bandiera rossa, assegnando la metà dei punti previsti e, di fatto, regalando a Verstappen una vittoria facile facile, dettata dal miglior tempo in qualifica sabato.
Polemiche a non finire tra Masi e piloti, con questi ultimi che hanno commentato in modo acido l’accaduto, dichiarando apertamente che così si uccide la reputazione della Formula Uno.
Unica persona felice come una Pasqua Russell (Williams) che ottiene così un secondo posto che, alla vigilia del gran premio, sarebbe stato impensabile