Ieri, insieme all’incidente a Borgo Panigale (BO), si è verificato un altro tremendo incidente stradale in cui hanno perso la vita 12 braccianti agricoli extracomunitari.
Una strage, quella di Foggia, che forse si poteva evitare.
Finora il caporalato in Italia è sempre stato presente e, nonostante numerose leggi si siano susseguite nel tempo, il problema non è mai stato eliminato. Purtroppo i ragazzi deceduti ieri, quasi tutti di origine africana, sono solo gli ultimi di una lunga serie di sangue che ha coinvolto persone di tutte le nazionalità, che vengono in Italia (non sempre regolarmente) per trovare un lavoro e poi finiscono sottoposti a regimi di fatica e condizioni disumane.
Purtroppo, ancora oggi, è un problema che non trova soluzione, a causa dell’impossibilità, per le forze dell’ordine, di controllare capillarmente il territorio ed evitare, così, il propagarsi di questo fenomeno che, complice anche la stanchezza delle vittime, crea i presupposti per tragedie come quella di ieri.
Si parla adesso di inasprire le pene per gli sfruttatori ma, forse, sarebbe più efficace un controllo più approfondito dei territori, anche per mezzo di droni e velivoli di ogni tipo che, sicuramente, avrebbero bisogno di meno tempo per perlustrare ampie zone.