5-6 Novembre 1994: il Piemonte in ginocchio.

5-6 Novembre 1994.

La pioggia, che scendeva ormai da 3 giorni, non dava tregua alle province di Alessandria, Torino, Cuneo ed Asti. In quei giorni, in sole 48 ore, piovvero 600 mm d’acqua ed i fiumi, i rii e tutti gli invasi idrici erano allo stremo. Persino il Po, con la sua maestosità, non reggeva più.

Fu così che tutti i fiumi ruppero gli argini. Il Po, il Tanaro e tutti i loro affluenti invasero le strade, le piazze e tutti gli edifici che incontrarono. Portarono via tutto, portarono via gli oggetti più cari e, soprattutto, portarono via 70 vite. Settanta persone decedute e 2226 sfollate, una tragedia immane.
Alessandria, Asti, Canelli e tutti gli altri comuni vennero devastati dalle piene di fiumi e torrenti e si trasformarono loro stessi in un enorme bacino di acqua e fango. Ci vollero mesi per tornare alla normalità, mesi in cui soccorritori, aziende, volontari e persone comuni si trovarono a spalare, scavare e portare via persone ed oggetti. Lo shock, ancora oggi che ricorre il 24° anniversario, non è sparito dagli occhi di chi ha vissuto il tragico evento ed ancora ora si guarda con apprensione a Bormida, Tanaro, Po, Belbo ed agli altri fiumi appena piove più forte.
Fu una delle tragedie più immani che colpirono il Piemonte intero ed il Piemonte, specialmente Alessandria, non la dimenticherà mai.

Pubblicato da daniel

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