Ieri sera si è giocata Inter-Napoli, valevole per il Campionato di serie A.
Poco o nulla da dire sulla gara che si è conclusa sul punteggio di 1-0 per i nerazzurri. Molto da dire invece per ciò che è successo a margine della partita.
Già prima del match i tifosi delle due squadre erano venuti a contatto ed era stato necessario l’intervento della Polizia per evitare il peggio, ma il peggio doveva ancora venire.
Prima un bus carico di tifosi del Napoli ha travolto un uomo, morto stamani in ospedale, e poi i “tifosi” nerazzurri si sono macchiati per tutto il prosieguo della gara di cori razzisti contro Kalilou Koulibaly, giocatore del Napoli (migliore in campo nel match).
La squadra di mister Ancelotti ha chiesto invano per 3 volte di sospendere la partita, ma l’arbitro Mazzoleni ha fatto finta di nulla, disattendendo anche alle richieste dei rappresentanti della procura federale.
Il giocatore napoletano è poi stato espulso per aver applaudito ironicamente il direttore di gara, reo a suo dire di aver taciuto il comportamento dei “coristi” che, appena mostrato il rosso a Kalilou, hanno reiterato gli ululati ed i cori.
È ora in atto un’inchiesta che porterà con molta probabilità alla chiusura della curva interista ed al divieto di trasferta per i nerazzurri.
Rimane da chiedersi solo: perchè continuare in questi termini? Perché non sospendiamo il Campionato per uno, due o tre anni in modo che tali scempi non possano compiersi?
E soprattutto: quanti morti serviranno ancora perchè si prendano decisioni serie?