Alle ore 9,37 di questa mattina, un’esplosione controllata ha messo la parola “fine” all’esistenza del ponte Morandi di Genova, il viadotto autostradale crollato il 14 agosto 2018, causando 43 vittime.
All’evento erano presenti i vicepremier Salvini e Di Maio, il ministro Trenta, oltre che le autorità locali.
Imponente la macchina operativa messa in atto da protezione civile e forze dell’ordine, con oltre 400 uomini impegnati per l’interdizione delle zone limitrofe e l’assistenza ai 3500 sfollati, per la maggior parte residenti di via Fillak.
Questa sera, dopo le analisi dell’aria che hanno evidenziato l’assenza di polveri d’amianto, è stata data la possibilità agli evacuati di tornare nelle proprie abitazioni.
Ora si procederà alla pulitura di strade e piazze adiacenti la zona dell’implosione e, successivamente, inizieranno i lavori preparatori per la ricostruzione del nuovo ponte.